giovedì 5 maggio 2016

SAGGIO 2015 e foto

Come scegliere le prime punte!

Approcciarsi alla danza classica è un momento delicato e importante. Bisogna tenere conto di innumerevoli fattori anatomici e, di conseguenza, adeguare strumenti e supporti alle caratteristiche morfologiche e alle peculiarità del corpo. Questo avviene soprattutto nella scelta delle scarpette a punta, la quale non ha nulla a che fare con l'acquisto delle quotidiane scarpe da passeggio, ma implica un'attenta analisi della calzatura. Le scarpette da punta sono uno specifico modello di calzatura usato per danzare in punta o, come direbbero i francesi, "en pointe". Sono ergonomicamente studiate per la danza e strutturate in modo da permettere alla ballerina di compiere passi di danza in punta di piedi. Lo sforzo e l'innaturale posizione assunta dalla caviglia della ballerina possono causare fastidi come vesciche, ispessimento della pelle e problemi più gravi come la deformazione degli alluci. Vediamo quindi come scegliere le scarpe giuste!
La durezza della soletta rappresenta uno dei criteri primari nell'acquisto poiché determina il carico sostenibile dalla scarpa. Esistono, infatti, diverse durezze e larghezze e la scelta dell'una o dell'altra è puramente soggettiva. A grandi linee per un piede più forte, quindi già allenato alla danza, la soletta dovrebbe essere più dura. Al contrario, per principianti, è consigliabile una soletta più morbida. Non esistono consigli tecnici nella scelta della larghezza, tutto dipende dalla morfologia del piede e dalla comodità. Riassumendo: l'unico modo per scegliere la scarpetta da punta adatta è indossarne finché il nostro piede non ci darà l'ok!

La punta è formata da tre parti principali:

Tomaia: la parte esterna in raso o tela che avvolge il piede. Nastri: solitamente di raso, vengono acquistati separatamente dalla scarpa e sono regolati in base all'anatomia del piede.

Elastico: poco conosciuto in quanto volutamente nascosto, utile per evitare che la scarpetta voli via durante la danza. Solette: le solette sono due, una interna e una esterna. Entrambe hanno la funzione di sorreggere il piede. Embout: la parte della punta sulla quale, in sostanza, poggia il piede durante l’esecuzione del passo.

Come scegliere la scarpetta da punta?
L'insegnante di danza ha solitamente l'arduo compito di istruire all'uso delle scarpette e fornire consigli professionali per l'acquisto.  In commercio è possibile trovare una miriade di modelli diversi tra loro (mascherine alte o basse, appoggio stretto, suola più morbida) ma solo la ballerina sarà in grado di comprendere quale sia il modello più adatto alle proprie esigenze.

Collo del piede e punte!


Il collo del piede è la caratteristica curvatura del dorso del piede ed è una dote fisica molto apprezzata nell'ambiente della danza in quanto conferisce armonia al piede in estensione, prolungando la linea della gamba. Al collo del piede di un ballerino è infatti affidato un ruolo sia estetico sia funzionale. Il piede di un ballerino deve essere una struttura vigorosa, forte, rapida e stabile; particolarmente precisa e sensibile. Ma dato che l'occhio pretende la sua parte, deve essere anche "bello" da vedere, non si può negare. Tutti coloro, che fanno dell'arte tersicorea la loro vita, danzatori maschi inclusi, sognano piedi come quelli di étoiles del calibro di Svetlana Zakharova, Alessandra Ferri, Sylvie Guillem, Roberto Bolle. Sono questi i modelli estetici che si stanno imponendo tra i giovani ballerini che indubbiamente hanno di natura delle doti fisiche eccezionali. Il collo del piede è una dote di natura? Sì? No? Di certo con un esercizio serio e costante si possono ottenere grandi miglioramenti. Bisogna tuttavia distinguere un "bel piede" da un "buon piede". Avere semplicemente dei bei piedi arcuati, con un collo alto, ci farà forse vincere uno di quei contest "miglior collo del piede" (ho visto che sono molto di moda su Facebook) ma non potremmo dare per scontato che questi piedi abbiano la forza e la preparazione sufficienti per un lavoro in punta. Il buon piede invece è quello equilibrato, con una caviglia dotata, ma con una muscolatura forte a livello della gamba e del piede stesso. Il piede bel "lavorato" si raggiunge dopo anni di studio, con una preparazione in mezza punta e con l'utilizzo di esercizi mirati, come i relevés, che rafforzano e danno stabilità anche alla caviglia.

Punta quel piede!

Con le sue 26 ossa, 33 articolazioni e 20 muscoli, il piede è un capolavoro unico di architettura. Il piede si articola grazie all’articolazione tibio-astragalica, formando la regione anatomica definita caviglia. In questa si distingue un malleolo esterno e uno interno dietro ai quali decorrono i più importanti muscoli per eseguire la punta: il tibiale posteriore, il flessore lungo delle dita e dell’alluce, i peronei lungo e breve. Il “collo del piede” si forma infatti dalla rotazione dell’astragalo a livello dell’articolazione tibio-astragalica la cui capacità di movimento può però essere limitata dalla presenza di ostacoli anatomici (presenza di un os trigonum, processo di Stieda) o da processi infiammatori. Risulta quindi chiaro che la capacità di “puntare” dipende innanzi tutto dalla caviglia. Ecco perché al New York City Ballet non dicono "punta il piede" ma "punta la caviglia". Alla sensazione fissa di trazione e di avvicinamento del tallone al polpaccio, che serve per forzare al massimo l’estensione della caviglia, si deve contrapporre un allungamento e una tensione della parte anteriore e superiore del piede e delle dita nella direzione della gamba, che servono a rendere l’idea del prolungamento dell’arto nello spazio e quindi dare il giusto significato alla posizione della gamba rispetto al resto del corpo.

Danzando...

Potete leggere il mio diario di bordo su wattpad.

giovedì 24 marzo 2016

En pointe!

Buonasera lettori!

Oggi parleremo di punte!
Inizio col dire che ogni piede è diverso e quindi ogni persona dovrà prendere un paio di punte diverse. Quando si comprano le prime punte è sempre meglio farsi accompagnare dal proprio maestro che saprà consigliarvi la scarpetta che fa per voi.
Esistono vari modelli di punte, io al momento ho delle Bloch Serenade strong.

martedì 15 marzo 2016

Presentazione del blog!

Buongiorno a tutti!
Mi chiamo Marta, ho 17 anni, vivo a Pescara, frequento l'istututo tecnico Tito Acerbo e studio danza da 5 anni presso la scuola di danza "Binario3D".
Ho voluto creare questo blog per condividere con tutti la mia passione per la danza, pubblicando foto, video, consigli sulla danza. Spero vi piaccia 👍